“PARLIAMO TRA NOI”

Martedì 30 Maggio 2023

Forse sarebbe stato più corretto dare come titolo a questa conviviale: 4 chiacchiere tra amici o Parliamo tra 4 gatti. Non eravamo in 4 ma abbiamo superato di poco la decina.

Pochi ma buoni? Sicuramente il livello dei presenti e della discussione è stato ottimo, ma essere in pochi in un “Parliamo tra noi” di fine mandato è deprimente.

Deprimente perché un Presidente in prima persona cerca di capire quali possano essere le motivazioni, se dipendano da lui/lei, se qualcosa nella gestione non ha funzionato, se i temi trattati o i progetti fatti non siano stati all’altezza delle aspettative.

Sono andata a rileggermi i questionari (anche quelli pochi, di fatto dei presenti alla serata), ma in nessuno ho letto lamentele, preoccupazioni, segnalazioni di criticità. C’erano suggerimenti, indicazioni, spunti da utilizzare per i prossimi anni.

Quindi dove è il problema? Nel fatto che ognuno di noi abbia troppi impegni? Una famiglia? Che in concomitanza ci siano le partite della Champions o quelle di basket dei figli? Sicuramente siamo immersi in una vita frenetica che richiede la nostra attenzione in una molteplicità di posti contemporaneamente, sicuramente la Città Capitale della Cultura offre incontri, eventi, mostre interessanti che spesso si accavallano ai nostri incontri.

Ma è tutto vero? Forse non dovremmo fare una valutazione sul nostro senso di appartenenza al Club? Far parte del Rotary non è una pins da apporre sul bavero della giacca perché è esclusivo, è molto di più. E’ essere considerati un’eccellenza nel nostro campo, è condividere le proprie conoscenze, curiosità e passioni con altre persone che ci possono arricchire e far crescere. Certo, lo possiamo fare anche nelle Associazioni di categoria o tra amici, ma lì è tutto più semplice, parliamo la stessa lingua, diciamo le stesse cose, ci riconosciamo in una comfort zone dove il confronto ha una matrice comune. Nel nostro Club no. Nel nostro Club possiamo apprendere da chi ti è seduto accanto di fisica, paesi mai visitati, salto delle acque, mercati di borsa. Possiamo dibattere su temi d’attualità, economia, storia o anche semplicemente sul Campionato. Abbiamo l’opportunità di leggere qualsiasi argomento con le diverse competenze e professionalità che ci compongono. Non siamo amici, o almeno non lo siamo quasi mai quando cominciamo la nostra esperienza, ma il frequentarsi, il vedersi, il confrontarsi, il darci suggerimenti, spesso, crea grandi legami.

Ma questo può accadere solo incontrandosi regolarmente, vedendosi. All’inizio magari non lo capisci, non lo reputi così fondamentale e pensi che la regola che prevede che per scarsa frequenza si possa perdere la qualità di membro del Rotary, sia eccessiva ma, con il tempo, capisci che non partecipando alla vita di Club, privi il Club non della tua presenza fisica, ma di quella intellettiva, intellettuale e professionale e privi il Club di quella diversità e particolarità che ciascuno di noi porta.

Ci sono sicuramente periodi di riflessione, lontananza, dati da tantissimi motivi personali. Ma questo tempo non può che portare con sé altre esperienze, considerazioni, conoscenze che saranno il valore aggiunto di chi a un certo punto, deciderà di condividerle con gli altri.

Facciamo una riflessione: cosa ci ha portato ad associarci al Rotary? Pensiamo a quali siano le doti che possiamo condividere con gli altri. A cosa possiamo dare.

Non è necessario rispondere, come in un questionario, anche se sarei molto curiosa di sapere quanti leggeranno questo resoconto. Spero non solo i “pochi ma buoni” che hanno condiviso con me queste riflessioni.

Simona