Storia di Bergamo dalle origini ai giorni nostri

Martedì 11 Gennaio 2022

Relatore : : Il nostro socio Piergiorgio Tosetti ne discute con gli autori Claudio Visentin e Gianluigi Della Valentina

Fine anno dolcissimo, tutti insieme, con camini accesi, addobbi, eleganza… e rientro in pantofole, comodamente seduti
in poltrona, davanti al video con una tazza calda… Purtroppo siamo tornati on-line considerato l’aumento dei contagi e quindi, la prima conviviale, sulla “Storia di Bergamo”, da un talk show in presenza è stato trasformato in una diretta streaming. Le sensazioni non sono le stesse purtroppo, perché è più difficile trasferire le emozioni ma grazie a Piergiorgio e ai due relatori, e ad una singolare campanella del Presidente suonata
all’inizio e alla fine della serata, ci siamo idealmente sentiti tutti più vicini. Una storia di Bergamo molto particolare, narrata partendo da una camminata fatta in Città Alta, perché i luoghi si plasmano con la storia, con i suoi abitanti, con gli accadimenti e, quindi le mura, le muraine, l’asse Piacentiniano, la fiera, sono la risultanza delle dominazioni ma anche delle trasformazioni economiche, delle scelte di grandi famiglie, delle necessità. Una storia che non può essere narrata senza parlare dei bergamaschi, del loro carattere, della loro caparbietà, della loro laboriosità e intraprendenza, ma anche della loro umiltà e modestia. Un popolo, quello bergamasco, che ha raggiunto una propria identità, che si è forgiato a causa della morfologia e della poca produttività del proprio territorio, che è emigrato per necessità, per sopravvivenza, riuscendo però a distinguersi per ingegno, dinamicità e coraggio. Ad esempio, si narra che a Venezia, città che dominò per secoli Bergamo, influenzandola artisticamente, stilisticamente e commercialmente, un architetto-ingegnere di origini bergamasche, Nicolò Starantonio Barattiero, figura semileggendaria, fosse riuscito, grazie a un arguto sistema di carrucole, ad innalzare le grandi colonne di Piazza San Marco, bottino di guerra, che giacevano al suolo da decenni. A compimento del lavoro chiese un compenso alquanto originale e vietato dal Governo della Serenissima: una licenza per il gioco dei dadi in città. La città accettò, purché esercitasse la sua attività nello spazio tra le colonne dove veniva eretto il patibolo per i condannati a morte. In cambio di un lavoro svolto, non ori ed onori, ma un’attività che gli garantisse un reddito! Un classico del bergamasco,
l’essere low profile. Lo si vede nelle abitazioni patrizie dei borghi storici, con facciate austere sulla via principale e sorprendentemente affrescate e ricercate negli interni, generalmente affacciate su bei giardini fiorati. D’altro canto c’è un bel detto locale che dice: “il bergamasco ha due cappotti nuovi, tutti e due blu”… Ne emerge una città dicotomica: chiusa, tra le sue mura, i suoi confini naturali, il carattere dei suoi abitanti, e al tempo stessa aperta, alle nuove tecnologie ed ai nuovi mercati; conservatrice, con un forte senso per la famiglia tradizionale e la fede religiosa, e progressista, con l’intraprendenza dei suoi imprenditori, povera per i suoi territori montani poco produttivi ma ricca grazie all’operosità dei suoi imprenditori. Patria di Papa Giovanni XXIII, il “Papa buono”, ma anche di Bartolomeo Colleoni, soldato di ventura; di Gaetano Donizetti,
al quale è stato dedicato il teatro, di Pio Manzù, Giavanbattista Moroni, i Fanzago e ancora del Conte Giacomo Carrara che ha donato la propria collezione alla città. Una storia di Bergamo narrata in modo insolito, dove non ci sono date, se non le principali, non ci sono elenchi infiniti di battaglie, di nozioni, di nomi. Una storia da leggere, sorridendo dei tratti dei bergamaschi, incuriositi dai cambiamenti sociali e della città…
Buona lettura !

Simona L.

BOLLETTINO N°14 – Volume 36

Responsabile:
PE Simona Leggeri
Redazione:
AM. Bruno Cividini, M. Cominelli, S.Giordani, M. Ghitti, A. Catò (social media manager)

Incontro n°15
Martedì 11 Gennaio 2022
piattaforma ZOOM

TEMA ROTARY 2021-2022
“Serve to change lives”

Presidente Internazionale:
SHEKHAR MEHTA
Governatore Distretto 2042:
Edoardo Gerbelli
Presidente Club:
Geppi De Beni