CONSIGLIO CIVICO GIOVANILE POST-CORONA

Affrontare le conseguenze della pandemia di Corona è una necessità che non può essere rimandata. Questo processo può essere fatto al meglio a livello comunale, perché ogni situazione ha delle specificità che devono essere prese in considerazione – anche se le questioni principali sono simili in tutta Europa. Un notevole valore aggiunto può essere generato se questo processo di rivalutazione è organizzato con un forte coinvolgimento dei cittadini e in dialogo con un comune partner. Lo scambio di esperienze è tanto importante quanto la consapevolezza che solo la solidarietà europea è la risposta giusta in questa e altre situazioni di crisi simili. La (probabile) uscita della pandemia è quindi un’opportunità speciale per intensificare la cooperazione municipale internazionale.

Per questo motivo, le città di Bergamo e Ludwigsburg vogliono portare la loro cooperazione ad un nuovo livello e creare un “Consiglio Civico dei Giovani Post-Corona” comune. L’obiettivo è, con il coinvolgimento di diversi gruppi di esperti dell’amministrazione e della società civile, riflettere con i 25 giovani cittadini (15-30 anni secondo i criteri dell’OCSE) sugli eventi degli ultimi 14 mesi, analizzare i punti di forza e di debolezza ed elaborare proposte per i prossimi mesi. Le giovani generazioni sono in primo piano perché sono state particolarmente colpite dalla chiusura delle istituzioni educative e dai mesi di apprendimento a distanza. Le indagini e gli studi attuali parlano di notevoli conseguenze socio-psicologiche della pandemia, soprattutto tra i cittadini più giovani.

Alberto Barzanò