Bitcoin e monete virtuali: un’invenzione effimera o il futuro della moneta?

Martedì 18 Gennaio 2022

Relatore: prof. Mario Comana, docente di Tecnica
Bancaria alla LUISS di Roma e socio del RC Bergamo.

L a conviviale organizzata dal Rotary Club Bergamo Nord ha suscitato molto interesse, seppur fosse online, complice un tema attualissimo. Titolo della serata: “Bitcoin e monete virtuali: un’invenzione effimera o il futuro della moneta?”. Relatore della serata l’amico rotariano Prof. Mario Comana che ha aperto la serata senza anticipare visioni invitando i soci, alcuni dichiaratisi scettici e
dubbiosi sul tema, ad ascoltare una chiarissima e puntuale lezione sulle monete virtuali. Cosa tra l’altro non facile visto che il tema richiederebbe maggior tempo. Le monete virtuali sono monete decentralizzate, indipendenti dalla emissione e dal controllo di un Governo e di una Banca Centrale. Trovano infatti “supporto” su una blockchain, una catena di trasmissione validata da innumerevoli processori che creano i “nodi della rete” con una tecnologia peer to peer. Le monete virtuali, in primis il Bitcoin che ne è la moneta più diffusa, non sono altro che un messaggio validato elettronicamente sui nodi della rete, vere e proprie autostrade elettroniche costruite con server e PC di privati. Il tutto senza che intervenga una Banca Centrale. Così implementata, la moneta virtuale è unica ed anonima. Impossibile ne è infatti la riproduzione o la contraffazione, “poggiando” la propria esistenza su migliaia di server e PCc. Sarebbe impossibile la contraffazione perché il flusso telematico non è unidirezionale (si pensi ad un bonifico) e quindi facilmente intercettabile ma viaggia su una rete a ragnatela. Ogni variazione della rete equivale ad una transazione. Sviscerata una prima doverosa spiegazione tecnica, spiegata la differenza tra moneta virtuale e tecnologia blockchain, il Prof. Comana ha analizzato temi che oggigiorno leggiamo sui giornali sempre più frequentemente. In primis tra l’aumento delle materie prime energetiche c’è anche una componente dovuta alla produzione e validazione di monete virtuali da parte dei cosiddetti miners, minatori che estraggono dai propri PC sequenze che validano e immettono in rete. Da questo punto di vista qualche perplessità esiste sul fatto che bitcoins e affini possano essere la moneta del futuro dal momento che sono estremamente “energivore” in fase produttiva. In definitiva i bitcoins sono sicuramente un mezzo di pagamento, possono anche essere una misura del valore dal momento che ogni merce può essere pagata in moneta virtuale (se tale pagamento è accettato dal compratore). Qualche dubbio resta sul fatto che siano riserva di valore fsb.
In conclusione di conviviale si cerca di trovare una possibile evoluzione della tecnologia blockchain: ci sono già progetti in seno alla BCE per presentare nel 2025 un euro virtuale, una moneta quindi emessa e controllata dalla nostra Banca Centrale ma che viene utilizzata virtualmente. Una sorta di passaggio non troppo lontano per l’industria dei pagamenti digitali, pagamenti che sono già ampiamente utilizzati. La motivazione di tali progetti non è la competizione con Bitcoins, Ethereum, … che seguiranno la propria strada di fallimenti e successi, ma con i GAFA, terribile acronimo che definisce Google, Apple, Facebook e Amazon, tech company che sono molto più avanti rispetto alle banche centrali in fatto di pagamenti digitali. Questi soggetti privati conoscono tutto dei nostri consumi e abitudini e potrebbero creare una circolazione monetaria al di fuori dei sistemi tradizionali, senza controlli e limitando il potere delle Banche Centrali sulle masse monetarie. Questo è il vero spauracchio dei soggetti Istituzionali (o “poteri forti” come
venivano additati dai primi fondatori e utilizzatori di bitcoins), ed è sicuramente un’altra potenziale distorsione delle big tech con cui conviviamo quotidianamente. Nel bene o nel male.

Alessandro M.

BOLLETTINO N°15 – Volume 36

Responsabile:
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Redazione:
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Incontro n°16
Martedì 18 gennaio 2021
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TEMA ROTARY 2021-2022
“Serve to change lives”

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