Dakar-Bergamo e ritorno. Conosciamo Monsieur Sarr: futuro Presidente del Senegal?

Martedì 11 Aprile 2023

Relatore: M’backè Sarr

 

Grazie al suggerimento di Luigi Salvi, stasera abbiamo conosciuto M’backé Sarr, candidato Presidente del Senegal alle elezioni di febbraio 2024.

È stata un’esperienza umana, sociale e intellettuale interessantissima. Sentire quest’uomo, in Italia da più di vent’anni – arrivato come tanti per andare a studiare in Canada e rimasto bloccato qui – parlare del nostro Paese e dei bergamaschi con ammirazione, affetto e stima incondizionate, mi ha emozionata.

Sarr ha fatto di tutto: la raccolta dei pomodori, il muratore, il custode; infine è arrivato sui campi da golf come caddy e il suo garbo, la sua dedizione al lavoro, la sua dignità hanno spinto alcuni soci del Club della Rossera, ad aiutarlo e a convincerlo a fare gli esami per diventare direttore del campo da golf. Essendo persona intelligente e confidente nelle proprie capacità, ci ha provato e ci è riuscito con successo, guadagnandosi la stima e l’apprezzamento dei soci e dei proprietari del campo da golf.

Questo l’ha certamente rinfrancato e gratificato, ma pur trovandosi benissimo in Italia, non si è adagiato. L’amore per il suo paese l’ha portato a farsi molte domande. Perché tanti ragazzi vogliono emigrare? Perché preferiscono fare traversate pericolosissime e scappare, anziché cercare di lottare per il Senegal e costruire un domani migliore? Perché non capiscono che l’Africa può essere salvata solo dagli africani?

Sono domande che, in un modo o nell’altro, ci poniamo anche noi ogni volta che vediamo uno sbarco sulle nostre coste o ci commoviamo per i morti nel Mediterraneo, ma sentirle da un uomo, nerissimo, con alle spalle le esperienze di Sarr, trafigge l’anima. Pensi alla sofferenza che c’è dietro ad ogni persona che sbarca, alla nostalgia che prova, alle speranze che spesso si infrangono, come onde sugli scogli.  È quasi inutile dirlo, vorresti fare qualcosa ma non sai neppure da che parte cominciare.

Il segreto è in quanto ha espresso Sarr: l’Africa può e deve essere salvata solo dagli africani, che devono lottare per il proprio paese, così come gli italiani, gli europei hanno lottato e lottano per il loro, perché la libertà e il riconoscimento di uno stato, nasce innanzitutto dall’orgoglio dei suoi cittadini, non cade dal cielo, né può essere affidato alla buona volontà delle organizzazioni sovranazionali.

Mi sto dilungando troppo, però voglio aggiungere che il progetto di Sarr ha il sapore del sogno, dell’utopia e come ha detto giustamente il nostro socio Gritti: ‘l’uomo che non è più in grado di sognare è già morto’. Sarr sa che rischierà la vita, sa che verrà visto come un agnello sacrificabile sull’altare di interessi economici enormi, ma non si arrende e chiederà, se eletto, il nostro aiuto.

Io penso che lo meriti e credo che, con le nostre competenze, qualcosa potremo fare; ma soprattutto ritengo che un progetto politico eticamente così forte, deve essere perseguito e, indipendentemente da quanto realisticamente riuscirà a fare, Sarr si è già guadagnato il nostro appoggio e la nostra stima.

In bocca al lupo, Sarr.

Annamaria B. C.

BOLLETTINO N°24 – Volume 37

Responsabile:
PE Annamaria Bruno Cividini

Redazione:

M. Cominelli,

S. Frare, M. Ghitti,

M. Passalia

Incontro n°23
Martedì 11 aprile 2023
Hotel Excelsior San Marco (BG)

ROTARY 2022-2023
“Imagine Rotary”

Presidente Internazionale:
JENNIFER JONES

Governatore Distretto 2042:
Davide Gallasso

Presidente Club:
Simona Leggeri