Visita del Governatore D.2042 – Davide Gallasso

Martedì 18 ottobre 2022

Non nascondo un po’ di timore nel ricevere il Governatore del proprio Distretto. Davide Gallasso è giovane, un ottimo professionista, semplice nel modo di fare, ti mette a tuo agio subito, è sorridente e pacato nello spiegare le cose, ma è pur sempre il nostro Governatore ed io ho una grande responsabilità nei confronti dei miei soci: quella di trasmettere quello che siamo, come viviamo il Club, cosa facciamo, quale sia il clima tra di noi, in modo obiettivo, costruttivo, propositivo.

Abbiamo fatto un buon documento da proporgli, chiaro e approfondito, che ben delinea le nostre linee di azione e sentirselo dire è gratificante, così come scoprire che siamo uno dei pochi Club che “ha tenuto” nel periodo del Covid. Il merito non è mio, io raccolgo solo un importante testimone da chi mi ha preceduto ed ho il dovere di riconsegnarlo rinforzato e “in buona salute” ad Annamaria. La nostra forza credo stia in questa magica alchimia per cui ogni anno si prosegue in continuità con l’anno precedente, apportando dei cambiamenti che si modellano sulla squadra in carica. È molto stimolante poter sfruttare tutte le competenze, le particolarità, le passioni che ogni singolo socio apporta e il fatto che ogni anno i ruoli si scambino, fa in modo che si creino continue differenti situazioni che traggono linfa e forza dalle diversità. Se ci pensiamo è l‘auspicio iniziale del nostro fondatore, Paul Harris, che desiderava che ogni socio apprendesse e crescesse grazie al raffronto con gli altri.

Questo ha fatto in modo che poco per volta, pur mantenendo saldi i principi iniziali, il nostro Club ed il sistema Rotary in generale, cambiassero, evolvessero, si modernizzassero, adattandosi alla realtà odierna, alle situazioni contingenti, alle necessità culturali e storiche del momento.

Le necessità che abbiamo sentito nostre negli ultimi anni, legate ad una maggior visibilità di quanto facciamo, di ricercare nuovi modi per incontrarci e di essere presenti nelle comunità, sono in realtà esigenze condivise che sono il filo conduttore del tema internazionale di quest’anno della Presidente Jennifer Jones, “Imagine Rotary” che ben ci sono state rappresentate dal Governatore.

Questo incontro, che reputo uno dei più importanti per un Club, è rilevante proprio perché ti permette di valutarti rispetto agli altri, di capire se ci sono progetti o procedure che possono essere adottati perché interessanti, se stai facendo bene o se devi correggere qualcosa che non funziona o devi ricreare stimoli o ri-amalgamare il club.

Abbiamo discusso ed espresso differenti punti di vista, abbiamo raccontato e ascoltato, abbiamo capito dove poter migliorare, su cosa puntare e di cosa essere orgogliosi.

E il ringraziamento va a tutti, dai primi soci che hanno trasmesso i valori, ai nuovi che portano nuove visioni, ai responsabili di commissione che hanno raccolto la sfida e lavorano su progetti tangibili, a chi collabora nell’ombra, a chi è sempre presente e a chi ruba tempo per cercare di esserlo.

(Simona L.)

La Prova delle 4 Domande:

  1. Ciò che penso, dico o faccio risponde a VERITÀ?
  2. È GIUSTO per tutti gli interessati?
  3. Promuoverà BUONA VOLONTÀ e MIGLIORI   RAPPORTI DI AMICIZIA?
  4. Sarà VANTAGGIOSO per tutti gli interessati?

BOLLETTINO N°7 – Volume 37

Responsabile:
PE Annamaria Bruno Cividini

Redazione:

M. Cominelli,

S.Frare, M. Ghitti,

M. Passalia

Incontro n°6
Martedì 18 Ottobre 2022
Hotel Excelsior San Marco (BG)

ROTARY 2022-2023
“Imagine Rotary”

Presidente Internazionale:
JENNIFER JONES

Governatore Distretto 2042:
Davide Gallasso

Presidente Club:
Simona Leggeri

Nel pomeriggio di Sabato 15 ottobre si è tenuto via Zoom dalle 16 alle 17,30 un interessantissimo incontro rotariano, nell’ambito del Multilateral Rotarian Forum in corso a Lione e con la partecipazione di circa 70 soci da tutta Europa, per fare il punto sulla guerra in Ucraina.

Il Multilateral Rotarian Forum è un nuovo Progetto di cooperazione stabile e strutturata che il nostro Distretto ha promosso con i Distretti 1710 (Rhone Alpes – Auvergne) e 1830 (Baden-Wurttemberg).

L’incontro era stato segnalato dal Governatore Gallasso alla nostra Presidente ed è stato un vero piacere parteciparvi.

Due i momenti salienti.

Il primo, con una disamina molto approfondita da parte del relatore invitato, l’Ambasciatore Wolgang Ischinger, già ambasciatore tedesco a Londra e Washington, direttore generale del Ministero degli Esteri e Viceministro degli Esteri, dal 2008 Presidente della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco di Baviera, rotariano.

L’Ambasciatore Ischinger ha affermato l’evidenza del progetto di Putin di voler riportare la Russia ai tempi dello Zar, con una politica di chiaro stampo coloniale ed imperialista, e nel contempo riportare la situazione in Europa al 1997, ossia in quella terra di mezzo in cui i Paesi dell’ex Patto di Varsavia ancora non erano del tutto vocati all’UE e alla Nato.

Per contrastare questo disegno occorre però non solo l’opzione militare ma anche che l’UE parli con una voce sola, abbia una politica estera comune, rifuggendo dalla moda delle iniziative bilaterali dei singoli Paesi.

In gioco infatti ci sono, afferma l’Ambasciatore, non solo territori ma, soprattutto, la battaglia per la difesa della democrazia e dello stato di diritto contro sistemi regressivi e liberticidi, che vanno sempre più affermandosi nel mondo.

Cosa può fare il Rotary in questo contesto?

Un’attività di advocacy, afferma l’Ambasciatore Ischinger, presso le istituzioni comunitarie ed i suoi rappresentanti nazionali per giungere ad una politica comune.

Certamente è un’ipotesi non agevole da realizzare, in un momento di crisi e tanto più che anche l’Onu, paralizzata dal sistema dei veti nel Consiglio di Sicurezza di cui fa parte la Federazione Russa, appare svuotata di peso politico.

L’unica concreta alternativa, a detta dell’Ambasciatore Ischinger, è il G20, che si riunirà tra poche settimane a Bali.

In quel consesso sarebbe opportuno che un gruppo di Stati “volenterosi” si facesse promotore di formare  una proposta che permetta a Putin una via d’uscita.

Del G20 fa parte anche la Cina, altro attore imprescindibile nella ricerca, se non di un negoziato di pace, almeno di un “cessate il fuoco”.

La Cina infatti non ha interesse ad un’escalation, tantomeno nucleare, da parte del suo scomodo alleato e partner commerciale; inoltre il governo cinese punta ad essere il faro per il sud del mondo e trovarsi a fianco di chi impiegasse un’arma nucleare per la prima volta dal 1945 vanificherebbe tali sforzi.

Dal punto di vista tattico, ossia cosa fare oggi per fermare l’ecatombe ucraina, l’Ambasciatore Ischinger afferma che l’establishment militare russo dovrebbe intervenire presso Putin per dichiarare l’impossibilità di conquistare i territori oggetto d’invasione e lo stesso si dovrebbe fare da parte ucraina per quanto riguarda la controffensiva.

Tuttavia, allo stato, ciò è pura fantasia.

Il secondo momento dell’incontro, con la testimonianza del DG 2231 (Distretto unico della Polonia) Piotr Jankowski che ha illustrato cosa fa il Rotary polacco sul campo.

I club rotariani hanno fatto fronte all’esodo di circa 6 milioni di ucraini nel Paese (molti poi successivamente rientrati in Ucraina) con le più svariate iniziative umanitarie.

In particolare il Governatore ha sottolineato il dramma dei tantissimi minori non accompagnati giunti soprattutto dall’est dell’Ucraina e la massima attenzione del Rotary polacco a questa situazione con assistenza e tutele di ogni tipo.

I minori sono i più fragili tra i fragili perché oggetto privilegiato dell’attivissimo traffico di esseri umani che nella guerra ha trovato un’altra occasione di florido sfruttamento.

Il Governatore ha anche ricordato l’allestimento di convogli umanitari rotariani diretti a Leopoli, con cibo, indumenti, strumentazione medica ed il coordinamento logistico da lui convenuto a Leopoli con le autorità militari della città.

I convogli hanno infatti spesso dovuto esser scortati militarmente poiché i dispositivi ed i materiali medici in particolare erano nel mirino di bande che osservano sempre molto attentamente tutto ciò che passa il confine.

Al termine, spazio per alcune domande dai soci, a testimonianza della straordinaria vivacità che il Rotary rappresenta in mille forme e della validità di questo progetto.

Filippo Crippa Sardi, PP RC Bergamo Nord